Descrizione sintetica del progetto
Per perseguire le finalità del progetto, precedentemente descritte, viene attivata una serie di procedure e un sottoinsieme di azioni/obiettivi. Queste azioni si svolgono principalmente nelle scuole nichelinesi e in biblioteca e sono scandite dal calendario scolastico.
Il ruolo delle istituzioni scolastiche nichelinesi
Viene individuato l’Istituto comprensivo Nichelino 2 come Istituto capofila, con il compito di nominare, tra gli insegnanti, un referente tecnico, che coordini, assieme alla logopedista, le azioni del progetto per quanto riguarda gli screening.
Nella scuola dell’infanzia durante l’anno scolastico vengono svolte attività ludiche, linguistiche e di preparazione all’apprendimento, rivolte a tutti i bambini, con maggiore attenzione ai bambini di 5 anni, ai quali verso fine anno si somministrano delle prove d’indagine.
Nei primi due anni della scuola primaria vengono somministrate delle prove d’indagine; sulla base dei risultati, vengono selezionati i bambini a cui proporre laboratori di potenziamento; se, in seguito ai laboratori, non vi sono miglioramenti, si valuta se intraprendere un percorso di diagnosi.
Nella scuola secondaria di primo e secondo grado si vuole garantire un’adeguata gestione da parte degli insegnanti, delle difficoltà dei ragazzi con diagnosi di DSA di primo e secondo grado, attraverso la formazione sull’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative e alla compilazione del piano didattico personalizzato.
Le attività di somministrazione e lettura delle prove d’indagine e le attività di potenziamento sono coordinate dalla logopedista, che, allo scopo di istruire adeguatamente gli insegnanti sulle problematiche particolari dei DSA, organizza per loro alcuni momenti di formazione specifica.
Durante l’anno scolastico è previsto anche un incontro per i genitori, a cura dell’AID, dove viene presentato il progetto “Rete dislessia e accessibilità”, con l’intento di promuovere la conoscenza di questa tematica e illustrare i possibili percorsi formativi di successo. Questo incontro ha inoltre lo scopo di ridurre l’ansia dei genitori che si trovino a dover affrontare le problematiche relative ai DSA.
Il ruolo della Biblioteca
La biblioteca, promotrice del progetto, ha individuato in un bibliotecario la figura di riferimento con il ruolo di coordinatore e supervisore.
Al fine di verificare lo stato di avanzamento dei lavori e di coordinare le azioni del progetto, la biblioteca organizza, presso i propri locali, due tipologie di riunioni.
Riunioni con gruppi ristretti, allorquando si verifichi la necessità di analizzare e risolvere problemi tecnici che interessino un solo aspetto del progetto (per esempio la somministrazione delle prove d’indagine o lo scambio dei dati tra un ordine di scuola e un altro). Riunioni plenarie a cadenza bimestrale per affrontare questioni di carattere generale, verificare gli obiettivi raggiunti, formulare nuove proposte, ecc.
La biblioteca ha creato uno “scaffale dislessia”. Esso offre testi scientifici e didattici relativi ai DSA, destinati ad insegnanti e genitori. Offre inoltre un’ampia rosa di documenti cartacei ed elettronici destinati a tutti gli utenti che abbiano difficoltà di lettura.
Viene poi compilato e aggiorna periodicamente un opuscolo bibliografico “Dislessia: strumenti, materiali e informazioni che trovi alla Biblioteca G. Arpino”, contenente per l’appunto informazioni sul progetto e una bibliografia tematica dei documenti posseduti dalla Biblioteca. Questo opuscolo viene distribuito in tutte le scuole di Nichelino.
La biblioteca cura l’allestimento del punto dislessia, a cui è stato dato il nome “Piddy”: si tratta di uno sportello informativo collocato strategicamente all’interno della Biblioteca, distinguendosi così da altre realtà che lo vedevano ospitato all’interno delle strutture scolastiche. L’erogazione di questo servizio, a cura dell’AID, consiste in incontri mensili su appuntamento rivolti soprattutto ai genitori di figli con DSA; viene data consulenza in merito ai seguenti argomenti: informazioni generali sulla dislessia, strumenti compensativi e misure dispensative, metodi di studio, rapporti con la scuola, informazioni sulla normativa vigente in materia di DSA. La biblioteca otre a fornire gli spazi e a prendere gli appuntamenti, si occupa della pubblicizzazione del servizio (anche tramite appositi volantini).
La Biblioteca, attraverso questi interventi, ha inteso promuovere e sostenere la Rete dislessia e accessibilità, diventando cabina di regia e luogo di dialogo e di confronto tra le diverse realtà presenti sul territorio, che si incontrano periodicamente per suggerire sempre nuove e adeguate strategie di ottimizzazione del progetto.
Dati e risultati raggiunti
Le le relazioni annuali redatte a cura della logopedista e relative agli anni scolastici 2016-2017 e 2018-2019 (proponiamo i dati antecedenti alla pandemia, poiché sono quelli che danno un’evidenza più aderente all’efficacia del progetto), contengono informazioni numeriche in grado di quantificare i risultati ottenuti.
I dati proposti sono relativi ai quattro istituti comprensivi di Nichelino e riguardano i risultati ottenuti dalla somministrazione dei test (prove d’indagine) a cura degli insegnanti nella scuola dell’infanzia e nelle classi prime e seconde della scuola primaria.
Durante l’anno scolastico 2016-2017, sono state somministrate prove d’indagine a 143 bambini delle classi prime e 89 bambini delle classi seconde, a 38 bambini delle classi seconde è stato consigliato l’invio ai servizi territoriali.
Durante l’anno scolastico 2018-2019, sono state somministrate prove d’indagine a 113 bambini delle classi prime e 104 bambini delle classi seconde, a 40 bambini (+ 18 a discrezione degli insegnanti) delle classi seconde è stato consigliato l’invio ai servizi territoriali.
Durante l’anno scolastico 2022-2023, sono state somministrate prove di indagine a 283 bambini della scuola dell’infanzia, 121 bambini della classi prime e 99 bambini delle classi seconde, a 54 bambini delle classi seconde è stato consigliato l’invio ai servizi territoriali.
Il progetto come modello
In conclusione ci piace evidenziare quegli effetti del progetto che, pur non essendo facilmente quantificabili dal punto di vista numerico, sono ugualmente di grande importanza. Pensiamo infatti che l’attuazione del progetto, non solo stia dando un apporto alla lotta alla dispersione scolastica, ma che aiuti anche ad attenuare la condizione di disagio dei ragazzi con DSA e delle loro famiglie, per mezzo di campagne informative, contribuendo a dissipare i residui di una vecchia mentalità che, incapace di individuarne le cause, interpretava le difficoltà di apprendimento come pigrizia e inattitudine allo studio.
Per questo motivo la “Rete dislessia e accessibilità” è stata studiata da alcune Amministrazioni comunali come esempio di buone pratiche. Inoltre progetti simili al nostro sono nati sul territorio di Piossasco e a Chieri presso la Biblioteca civica “Nicolò e Paola Francone”.